Che dilemma… Sottoscrivo un contratto occasionale o intermittente? Quali saranno le differenze? Che vantaggi e svantaggi ci sono tra i due contratti? Quali tutele per il lavoratore e benefici per l’azienda? Sono solo alcune delle domande che saltano alla mente quando ci si scontra con i contratti di lavoro. Con questo articolo vogliamo provare a darti una mano per orientarti verso la scelta migliore per le tue esigenze.
Iniziamo dal c.d. contratto occasionale
Una premessa è d’obbligo: spesso questo contratto non viene firmato in forma scritta, con Jobobo vogliamo provare a dare alcune tutele in più garantendo, anche per il lavoro occasionale, prima di tutto la forma scritta del contratto occasionale.
Se scegli questa opzione sottoscriverai un contratto di lavoro occasionale ex art. 2222 c.c., con cui il lavoratore si obbliga a compiere un’opera od un servizio, con lavoro prevalentemente proprio, senza vincolo di subordinazione e senza alcun coordinamento con il committente. Sostanzialmente non si instaura un reale rapporto di lavoro subordinato perché il lavoratore resta libero nell’esecuzione, nei limiti del lavoro che è necessario svolgere per eseguire correttamente l’opera.
Questo tipo di contratto si basa su due presupposti:
- la prestazione deve avere natura occasionale, quindi deve avvenire un a tantum, e natura autonoma, nel senso che il committente non è datore di lavoro e quindi non ha i poteri tipici di quest’ultimo verso il lavoratore;
- il lavoratore deve poter svolgere la prestazione senza la necessità di forme di coordinamento con il committente (un coordinamento poi resta necessario per raggiungere il risultato prestabilito nel contratto).
Con questo tipo di contratto l’azienda, o comunque il committente, deve sempre ricordarsi di comunicare preventivamente al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali l’avvio della prestazione del lavoratore autonomo occasionale. Abbiamo provato ad agevolare questo passaggio: una volta che il contratto è stato firmato, il committente riceverà una comunicazione di conferma da Jobobo e avrà la possibilità di delegare, con apposito modulo, a Jobobo stesso e al nostro team di commercialisti e avvocati interni, la procedura per la comunicazione tramite il modello “UNI-piattaforme”.
Altra caratteristica delle prestazioni occasionali di lavoro autonomo è che sono classificate come redditi “diversi” (art. 67, c. 1, lett. l), D.P.R. n. 917/1986) e sono assoggettate ad un regime di tassazione tramite la denuncia dei compensi nella dichiarazione dei redditi. Pertanto il committente ha l’obbligo di corrispondere la ritenuta d’acconto pari al 20% (art. 25, D.P.R. n. 600/1973) del compenso corrisposto e di provvedere al relativo versamento (D.Lgs. n. 241/1997). Jobobo prova ad agevolare questo sistema fornendo delle indicazioni puntuali sulle modalità di pagamento per il committente in sede di chiusura del contratto occasionale.
Se sei un lavoratore che ha già lavorato con ritenuta d’acconto leggi il nostro articolo in cui ti spieghiamo come recuperare l’importo versato!
Se vuoi trovare lavoratori che in autonomia svolgano determinate attività, seleziona sulla piattaforma la modalità “OCCASIONALE” e pubblica l’annuncio di lavoro avvalendoti successivamente della sottoscrizione del contratto di lavoro occasionale tramite piattaforma Jobobo.
Vediamo cosa cambia nel c.d. Lavoro intermittente
Innanzitutto quando firmi un contratto di lavoro intermittente (detto anche “a chiamata”) tramite la Piattaforma Jobobo, il lavoratore risulterà a tutti gli effetti subordinato ex art. 2094 c.c. all’Agenzia di Somministrazione (nostra partner) che resterà per tutto il tempo della prestazione il datore di lavoro. Al lavoratore sono assicurate tutte le tutele proprie di un lavoratore dipendente in relazione al CCNL applicabile.
Con questo contratto il lavoratore normalmente è messo a disposizione del datore di lavoro che ne utilizza la prestazione lavorativa in modo discontinuo o intermittente secondo le esigenze individuate dai contratti collettivi, potendo anche svolgere le prestazioni in periodi predeterminati nell’arco della settimana, del mese o dell’anno. La caratteristica fondamentale di questo contratto è la discontinuità delle prestazioni lavorative richieste al lavoratore (sempre entro certi limiti). Se firmi un contratto intermittente tramite Jobobo potrai utilizzare i lavoratori assunti dall’Agenzia del Lavoro in base alle tue esigenze dovendoti poi preoccupare solo del pagamento, ovviamente sempre online.
La comodità per le aziende sta nel fatto che non devono occuparsi di nulla perchè, dopo aver inserito le ore di lavoro nell’annuncio, tramite l’Agenzia per il Lavoro avranno i lavoratori scelti dall’azienda stessa per le ore concordate.
Questo tipo di contratto ha solo un limite temporale pari a 400 giornate di effettivo lavoro nell’arco di tre anni solari, limite che non si applica ai settori del turismo, dei pubblici esercizi e dello spettacolo, ove pertanto il ricorso al lavoro a chiamata è sostanzialmente libero.
Se intendi avvalerti di questo contratto, una volta trovato il lavoratore adatto, sottoscriverai un contratto di somministrazione, in digitale direttamente da piattaforma, con l’Agenzia per il Lavoro. Il contratto avrà la durata della prestazione lavorativa di cui hai necessità e ad oggetto il lavoro richiesto come avrai previamente descritto nell’annuncio di lavoro pubblicato sulla piattaforma.
L’agenzia per il Lavoro che occupa un lavoratore intermittente versa anche i contributi previdenziali, del settore di attività di appartenenza, questo giustifica l’importo complessivo che pagherai per l’utilizzazione del lavoratore.